In partenza la Scuola di formazione al volontariato della Caritas

http://img266.imageshack.us/img266/285/scuoladellacarit.pngGiovedì 24 gennaio iniziano i corsi di formazione al volontariato della Caritas (Scuola della Carità). Un corso base per chi non ha esperienza di volontariato e vuole entrare in questo magnifico mondo e un corso avanzato per chi già opera in quest’ambito. Il corso base sarà un’esperienza bellissima: dopo una serie di incontri teorici in aula, il percorso porterà a toccare con mano il mondo del bisogno, consentendo ai corsisti di donare un po’ del loro tempo ad anziani, diversamente abili, ammalati, persone che hanno bisogno di sostegno morale (progetto “Quasi Amici”). Il Corso avanzato è straordinariamente importante, in quanto dà le basi per la progettazione sociale, una competenza indispensabile per creare, farsi finanziare dal pubblico o dal privato e gestire un’attività o un intervento di solidarietà. Le prime tre lezioni si terranno il giovedì dalle 18 alle 20 e saranno comuni ai due corsi; poi il corso base proseguirà ogni giovedì dalle 18 alle 20, mentre il corso avanzato si terrà ogni due venerdì dalle 17.30 alle 20. 

Il corso ha un costo (unico per tutta la sua durata) di 25 euro. Chi è interessato (ve lo consigliamo vivamente) può contattare Michele Piastrella al 333.6414632, o telefonare alla Caritas al numero 089.226000

Il mondo del ‘bisogno’ purtroppo è sempre più vasto e variegato, anche nella nostra città: le mense dei poveri salernitane e i banchi alimentari (dove viene consegnato il “pacco” di viveri, da poter cucinare o mangiare a casa) sono sempre più frequentate e anche “diversamente” frequentate, visto che ci mangiano tante persone che fino a poco fa ancora riuscivano a sbarcare il lunario. I nuovi poveri sono rappresentati proprio dalle famiglie, che tra tasse crescenti e bollette non arrivano più alla fine del mese; in più le “ex famiglie”, ovvero i separati e divorziati oggi se la passano davvero male: vivendo in due case, devono far fronte a doppie spese di affitto, vitto e bollette varie. In un contesto di profonda crisi, chi prima era “solo” oggi lo è ancora di più; nessuno va a pensare all’anziano della porta accanto, all’allettato che soffre chiuso in casa o al diversamente abile che non può uscire dal palazzo a causa delle barriere architettoniche e della mancanza di volontari. Tutti sono di cattivo umore e distratti dalla frenesia di dover sbarcare il loro lunario, così chi era dietro nella società rimane ancora più attardato. La Scuola della Carità della Caritas diocesana vuole proprio rompere questo circolo vizioso, allontanare il vortice crisi economica – depressione – egoismo che attanaglia la nostra città attraverso la riscoperta della parte più profonda di sè: l’amore. In base a numerosi studi scientifici è stato provato che chi dedica molte cure e attenzioni alle persone che lo circondano, siano esse mariti o mogli, figli o persone bisognose, tende ad essere felice. Questo perchè l’amore al prossimo è iscritto nel nostro DNA, per cui quando rendiamo felice un’altra persona, rendiamo felici noi stessi. Dunque, la ricetta della Caritas per questo tempo così angusto è la seguente: proviamo a dare amore a quanti ne hanno bisogno, e ritroveremo anche le forze per vivere con rinnovata lena la nostra vita, magari in modo più consapevole e con nuove interessanti idee. 

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