Piero Angela

Il padre della divulgazione scientifica a Salerno

 

Piero AngelaUn grande evento si è svolto presso l’Università degli studi di Salerno, pochi giorni fa. L’Associazione universitaria Agorà, in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’ateneo salernitano ha organizzato una splendida conferenza ad honorem per un personaggio celebre, molto amato in Italia, del quale forse non si è ancora riconosciuta del tutto la grandiosa statura intellettuale. Piero Angela, stiamo parlando di lui, è stato a Fisciano venerdì scorso, e ha parlato in maniera assolutamente brillante, saggia ed accorata agli studenti dell’Ateneo, all’interno dell’Aula delle Lauree della Facoltà di Lettere e Filosofia. Un incontro che ha lasciato qualcosa di profondo in chi lo ha ascoltato: la voglia di fare qualcosa di grande nella propria vita, nonostante la crisi e le tante difficoltà del mondo presente, a cui soprattutto i giovani sono soggetti. Se ci si impegna profondamente, se si sopportano grandi sacrifici, anche nell’attuale desolante panorama lavorativo si può fare qualcosa di importante! Angela ha ripercorso le tappe della sua eccezionale carriera, che lo ha reso uno dei più importanti uomini di cultura che l’Italia abbia avuto, dal dopoguerra ad oggi. Classe 1928, nato a Torino, Angela in giovane età si era dedicato alla passione per la musica, studiando pianoforte e diplomandosi al Conservatorio. Non tutti sanno che divenne un ottimo musicista jazz, con il nome d’arte di ‘Peter Angela’ e tenne concerti con alcuni dei più grandi jazzisti italiani dell’epoca. Ma la sua vera vocazione era un’altra. Nell’epoca in cui i giornalisti erano davvero pochi, Angela partecipò a una selezione in Rai, inizialmente per accompagnare un amico. Divenne redattore del Giornale Radio, successivamente fu uno dei primi speaker della storia del TG1, in seguito fu corrispondente da Parigi e da Bruxelles. In quegli anni, trovò la sua vera strada, quella del giornalismo scientifico: tornato in Italia, creò i primi programmi di divulgazione scientifica, conseguendo anche la laurea in Scienze Naturali. Piero Angela è stato il primo vero divulgatore della cultura e della scienza attraverso i mass-media, in Italia. Con i suoi libri e i suoi documentari, ha trasmesso a generazioni di italiani l’amore per il sapere, la meraviglia del mondo della natura e della scienza. Tutto partendo da un importantissimo assunto, che noi giovani dovremmo stamparci in testa come un imperativo categorico: chi approfondisce la conoscenza del mondo, inteso sia come natura che come tessuto sociale, ottiene importantissime chiavi di lettura per la propria esistenza, imprimerà direzioni sicure e originali al proprio agire, in sintesi realizzerà la propria vita. Solo dalla conoscenza del mondo in cui viviamo, infatti, si possono orientare i nostri passi! “Io vengo da un mondo diverso dal vostro – ha spiegato Angela alla platea di studenti salernitani – quando sono entrato nel mondo del lavoro i giornalisti erano pochissimi, così come le auto; in un certo senso era più facile inserirsi in questo campo, ma c’è da dire che all’epoca i giovani erano molto più abituati al sacrificio. Anche oggi ci sono giovani che compiono sacrifici incredibili, poco tempo fa sono stato a Londra e in un locale ho conosciuto due giovani italiani, uno serviva al bancone e l’altro lavava i bagni: entrambi erano laureati. Il sistema Italia oggi non riesce ad assorbire tutti questi laureati, ma oggi, come allora, una cosa è certa: chi ha voglia di approfondire, di crearsi un proprio percorso intellettuale personalissimo e specializzarsi per amore della conoscenza, chi ha voglia di portare qualcosa di importante nella società, di dare un proprio contributo che altri non danno, perché non hanno la stessa preparazione culturale, alla fine emerge”. La scienza, la natura, la cultura divulgata da Angela sono argomenti indispensabili per comprendere il nostro mondo, la nostra stessa vita quotidiana. Oltre a creare un senso di meraviglia nello spettatore, i documentari di programmi come Quark (realizzato da Angela a partire dal 1981, poi diventato “Super Quark”) hanno consentito a milioni di persone di acculturarsi in vari ambiti, e migliorare così la qualità della propria vita; infatti, contrariamente a tutti gli altri animali che hanno molte cose già innate, come scritte nel DNA, l’uomo ha bisogno di apprendere tutto dai suoi simili fin dalla nascita: deve esserci detto, necessariamente, cosa possiamo o non possiamo mangiare, cosa possiamo toccare, e così via; allo stesso modo, più approfondiamo e miglioriamo la conoscenza del mondo e del suo funzionamento, più è bella e vivibile la nostra vita. Ricordando gli anni trascorsi da studente, i relatori della conferenza all’Ateneo di Fisciano hanno ricordato una nota frase di Piero Angela: “Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente. Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l’antico motto latino “ludendo docere”, cioè insegnare divertendo’”. Il metodo divulgativo di Piero Angela, infatti, rintracciabile nei suoi programmi tv, non si basa sulla pedanteria e la superbia del sapere, ma sulla semplicità, sul gioco; i suoi documentari fanno leva sulla curiosità innata che è in ogni uomo, sulla voglia di capire situazioni vicine alla vita degli spettatori, come di scoprire la meraviglia di mondi lontani e inimmaginabili. La speranza dei giovani salernitani è di poter creare, attraverso la preparazione culturale e l’analisi della proopria società, attraverso le proprie diverse professionalità, un futuro migliore nella loro città

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