Manifestazione di Janos Hasur‏

Memoria MusicaleIl 30 gennaio 2010 alle ore 18 l’Archivio di Stato di Salerno propone, in collaborazione con i circoli salernitani di Legambiente, “Memoria Musicale” , concerto del violinista unghersese Janos Hasur. (allegata locandina)

Nato a Budapest, Janos Hasur ha alle spalle una lunghissima carriera di musicista, iniziata all’età di sei anni. Narra la tradizione (www.hasurjanos.com) che abbia iniziato la sua carriera violinistica chiedendo un violino dai genitori per Natale all’età di quattro anni, e ricevendolo due anni dopo. Si laurea nel 1971 al Conservatorio Bela Bartok di Budapest. Professore di violino a Kaposvàr, primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Kaposvàr, l’incontro con la musica popolare cambia la sua carriera di musicista classico. Nel 1975 lo invitano nel più celebre gruppo Vizonto, che era tra i migliori del “folk revival”. Dal 1988 – parallelamente è membro dell’ altro gruppo d’avantguardia del folk ungherese: Kolinda. Con loro fa concerti, nei quattro angoli del mondo, suonando nelle sale di concerto più reputate d’Europa e non solo, conquistando applausi e reputazione per la musica popolare ungherese. Leader virtuale del gruppo, Hasur ha collaborato a lungo anche con la Theather Orchestra di Moni Ovadia, oltre ad aver suonato con un altro gruppo molto importante del movimento, i Kolinda.

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Il sound di questi gruppi, caratterizzato da sonorità tradizionali ungheresi, ingloba elementi di musica jazz, contemporanea e classica, facendone una musica di grande impatto ed originalità: ricordiamo Electric Sheperd, dei Vizonta, un sound tradizionale spinto molto verso la sperimentazione anche elettronica. Attualmente Janos Hasur è impegnato in teatro, con lo spettacolo Anna Comnena, oltre a portare in giro i propri spettacoli musicali di cui famosissimo e il “Gulasch concerto”, spettacolo di musica e racconti preceduto dalle preparazione di un ottimo goulash che viene mangiato alla fine dello spettacolo. Di vino violino, e la Memoria musicale che viene proposta al pubblico salernitano.

“Memoria Musicale”
La parte musicale, ideata ed eseguita per violino solo si compone delle preghiere ebraiche e musiche klezmer. Tra due brani musicali sono letti frammenti dal piccolo libro di Zvi Kolitz: “Yossl Rakover Si Rivolge a Dio”.

Il testo del libro si finge documento, scritto durante le ultime ore della resistenza nel ghetto di Varsavia (il 28.aprile del 1943.) Il narratore, -uno degli ultimi combattenti ancora vivi -sarebbe stato testimone di ogni sorta di orrori; avrebbe perso in condizioni atroci suoi bambini, sua moglie dunque tutta la sua famiglia. Unico superstite – ma per pochi istanti ancora – della sua famiglia, ci lascia a mo’ di testamento spirituale i sui ultimi pensieri. Finzione letteraria, certo; ma finzione nella quale tutti noi riconosciamo con sbalordito turbamento la nostra vita. Tra i frammenti del testo ho inserito il testo di una preghiera ebraica e il testo della canzona:Vilna (Vilnius).Questi due testi non fanno parte del libro, pero hanno la loro funzione nel giusto ritmo dello spettacolo.
La durata dello spettacolo è 1h 07 minuti circa.

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