La dieta salernitana

http://img183.imageshack.us/img183/6250/dietamediterranea.jpgPresso il Palazzo Vinciprova della cittadina di Pioppi, nel Cilento, è stato istituito il “Museo vivente della Dieta mediterranea”, importante ente culturale che ha la finalità di promuovere le sane abitudini alimentari tipiche della nostra Italia. Il Museo, unico al mondo, è ospitato nella cittadina della provincia di Salerno perché proprio lì un famoso studioso americano, Ancel Keys, dimorò per oltre quarant’anni, studiando le proprietà nutrizionali e gli straordinari sapori della cucina cilentana, in particolare, e pubblicando saggi molto noti. La visita al Museo si divide in tre momenti: il piacere, il benessere e la cultura. Sono tre qualità fortemente presenti nella dieta mediterranea, fatta di cibi molto nutrienti ma anche squisiti quali pasta, pesce, ortaggi, frutta, ma che in realtà porta con sé una vero e proprio stile di vita, lento o almeno non frenetico, con passeggiate all’aria aperta e gite al mare o in montagna, con una visione dei pasti giornalieri ‘socializzante’: essi rappresentano per la famiglia o per altri gruppi sociali un momento di condivisione giornaliera delle esperienze vissute, dunque di valori, oltre che di sapori. Una cucina che è nota in tutto il mondo perchè, essendo molto equilibrata e col giusto numero di calorie, non nuoce alla salute, anzi fa bene.
Di sicuro una delle cose che accomunano noi giovani salernitani è il mangiar bene, tipico della cucina delle nostre famiglie. I nostri sapori sono unici al mondo, nessuno di noi ne farebbe a meno. Tanto è vero che a Salerno molti giovani sono appassionati del cucinare. Alcuni si dilettano nelle proprie abitazioni, imparando i trucchi della cucina salernitana fatta di mozzarella, pomodori, nocciole, frutti di mare, oli e salse particolarmente saporiti, pizza, torte, limoncello e tante altre pietanze. Altri, invece, hanno tentato con successo, la carriera di chef, inserendosi in ristoranti italiani all’estero., o anche aprendo propri locali in città importanti come Parigi, Londra o New York. Fermo restando il talento che evidentemente questi ultimi possiedono per la cucina, non si può negare che siano stati avvantaggiati dalla splendida tradizionale culinaria salernitana, assaggiata fin dall’infanzia nelle proprie famiglie!
{{prodotto}}
Dunque il salernitano rappresenta una provincia delle eccellenze anche dal punto di vista culinario, che vanno tutelate di pari passo con la salvaguardia dei beni paesaggistici e artistici. Basti pensare che nel Cilento e nel Vallo di Diano coesistono, oltre alla suddetta tradizione culinaria, un parco nazionale straordinario, ricco di specie vegetali e animali rarissime, gli scavi archeologici di Paestum e Velia, tra le principali mete turistiche d’Italia, straordinari luoghi spirituali come la Certosa di Padula, il mare bandiera azzurra di Pioppi (proprio vicino al Museo della Dieta Mediterranea… immaginiamo quanto sia saporito il pesce della zona…) e le splendide località balneari di Agropoli, Palinuro e Camerota. Il discorso è semplice: probabilmente il futuro dei giovani salernitani è da ricercare nel passato, nelle straordinarie tradizioni della terra in cui vivono.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *