
E’ necessario, dunque, creare eventi di questo tipo, e lo è anche per i giovani. A questo proposito, si svolge quest’estate la terza edizione di Salerno Invita, vetrina per i giovani artisti salernitani, ora aperta a giovani artisti provenienti da tutta Italia. Quest’anno Salerno Invita prevede, oltre alle esposizioni sulle strade cittadine di disegni, quadri e sculture, anche teatro, musica dal vivo, arti visive, vere e proprie carovane di artisti che raggiungeranno i borghi del Cilento, sperimentazioni etniche e “residenze creative” per giovani artisti non salernitani, che potranno confrontarsi con i giovani salernitani e creare quel meltin’pot che da sempre è uno dei motori principali dell’arte. Una terra diventa nota anche grazie ai suoi artisti, agli scrittori, poeti, pittori, scultori che la celebrano nelle loro opere, o che sono stati influenzati nella genesi della loro creatività dai propri luoghi nativi.
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Salerno ha bisogno dei suoi artisti, essendo già di per sé, secondo il parere del sottoscritto, un’opera d’arte. L’arte è il vero linguaggio dei giovani, perché attinge alla fantasia, mezzo supremo dell’età giovanile, e la fantasia è l’unica arma che si ha, di fronte alla piattezza e alla mediocrità a cui a volte la società ci sottopone. I giovani sognano, e comunicano tra loro coi loro sogni: ma ci sono alcuni che sanno comunicare a tutti i loro sogni, e questi sono i giovani artisti. Il vero artista è colui che esprime un suo punto di vista, che trova nella profondità di se stesso, ma che, come per miracolo, viene riconosciuto ‘universale’ da una moltitudine di persone. Come sarebbe bello se la nostra città divenisse realmente la fucina dei giovani artisti, sul treno espresso Salerno – Universo, passando per la galassia delle loro fantasie.
Vi lascio con una frase di Nelson Mandela: “Un vincitore è solo un sognatore che non ha rinunciato!”